DOTT.SSA CLAUDIA ALLEGRO
Psicoterapeuta clinico a indirizzo Sistemico-Relazionale
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La Dott.ssa Claudia Allegro, Psicologo e Psicoterapeuta attua sedute individuali, di coppia, familiari e di gruppo in tutte le fasi di sviluppo della persona : Infanzia,
Adolescenza Adulti/ Coppia.
Temi : Dipendenza da sostanze e affettiva, Sessualità e disfunzioni, Depressione, Trauma/lutto, Ansia, Panico/Fobie, Psicosi e problemi della relazione/interazione, Disturbi alimentari, difficoltà che accompagnano la persona nel suo vivere quotidiano e nella propria evoluzione crescita personale
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SAPER CHIEDERE E ACCETTARE AIUTO DI FRONTE ALLE DIFFICOLTA' E' UN DIRITTO E UN DOVERE VERSO SE STESSI
TERAPIA INDIVIDUALE
BAMBINO ADOLESCENTE
ADULTO
TERAPIA INDIVIDUALE
BAMBINO ADOLESCENTE
ADULTO
Spesso i pazienti mostrano una sorta di riserbo nell'esprimere aspetti dolorosi e, quando si decidono a farlo, spesso si scontrano con l'atteggiamento difensivo o impotente di chi gli sta intorno, poiché condividere la sofferenza è un’attitudine faticosa da cui si è spinti a prendere le distanze e/o perchè spesso non si sa come aiutare.
Esattamente come si fa per le malattie fisiche per cui ci rivolge al medico di base, dunque, appoggiarsi a uno psicologo è fondamentale
per dare parola al dolore, per poterlo narrarare e per superare i vissuti di impotenza, frustrazione, tristezza e solitudine che ne conseguono.
E' così che si può sfuggire
da polarizzazioni estreme e invalidanti, quali l'eccessiva
drammatizzazione/
esagerazione ansiogena o, al contrario, l'incurante banalizzazione del problema e/o autocolpevolizzazione dell'individuo. Lo psicologo sistemico-relazionale aiuta a trovare un equilibrio e a misurarsi con la realtà , senza ignorare le proprie responsabilità e le proprie risorse per individuare alternative, prospettive e strategie di fronteggiamento nuove e, per questo, considera anche i familiari e coloro che sono significativi nella vita della persona (partners, amici, genitori, fratelli etc..) come un valido aiuto per trasformare d'orizzonte del paziente e di chi gli sta intorno.
Può essere prevista la collaborazione con altri colleghi psicologi.
TERAPIA
DELLA
COPPIA
TERAPIA
DELLA
COPPIA
La "coppia", in generale, si prefigura come la congiunzione di due soggetti che per loro libera scelta hanno deciso di formare una unità , regolata da precise condizioni dette e sotto-intese.
Ogni coppia, che porta con sé un ideale di amore differente, così come i modi di viverlo e manifestarlo e inevitabili quote di nebulosità e di conflitto, nel tempo, va incontro a cambiamenti, talvolta di natura prevedibile e talvolta, invece, di natura improvvisa e incalcolabile
Ciò, necessita che, con il mutare delle esigenze e dei bisogni reciproci, vi sia una sufficiente flessibilità e capacità di attuare una ristrutturazione del sistema coppia, cosa che a volte risulta difficile. Se i conflitti e i cambiamenti, dunque, non gestiti correttamente, si possono verificare situazioni di incomunicabilità , di competizione, di "guerra fredda o incandescente"
nella coppia, sino al profilarsi di vere e proprie crepe e rotture del legame.
La terapia di coppia, tramite un intervento personalizzato ad hoc fatto di evoluzioni e stabilizzazioni adattive, si pone, attraverso un flusso di dialogo e di confronto
continui, il fine di accompagnare i due partners in un percorso di competenza emozionale, per ritrovare dentro se stessi le strategie più idonee e il giusto equilibrio tra fusione e differenziazione, Questo consente di arginare sentimenti spiacevoli di annullamento piuttosto che di eccessiva distanza, talvolta connessi a traumi inconsci rimasti inespressi e irrisolti e di comprendere, gestire e contenere meglio, i conflitti presenti e futuri.
Può essere prevista la collaborazione con altri colleghi psicologi.
TERAPIA
DELLA FAMIGLIA
TERAPIA
DELLA FAMIGLIA
La famiglia è «un gruppo sociale di persone interagenti,
caratterizzato da un ciclo di vita suddiviso in tappe, dalla residenza comune, dalla cooperazione economica e dalla riproduzione".
Di qualunque tipo sia, la famiglia in cui si nasce è l'istituzione
primaria di riferimento, deputata alla formazione di base e all'inquadramento socio-culturale di ogni individuo.
Ogni sua tappa familiare e individuale, inoltre, determina dei cambiamenti relazionali e strutturali sia nei singoli membri che nel sistema famiglia in toto.
Essa ha, dunque, un ruolo principale nell’esperienza emotiva dell'individuo ed è il contesto esperienziale all’interno del quale i sintomi, le malattie e i problemi assumono una funzione precisa nel regolare il
funzionamento relazionale dei membri che ne fanno parte. Il sintomo o il malessere della persona, pertanto, è da analizzare all'interno delle dinamiche relazionali del sistema in cui è inserito il paziente e gli interventi terapeutici mirano a potenziare le risorse della famiglia, affinché questa sia in grado di gestire in modo efficace le situazioni stressanti e uscire rafforzata dalla crisi.
GRUPPI
DI SOSTEGNO,
GRUPPI DI DIALOGO
GRUPPI CREATIVI
GRUPPI
DI SOSTEGNO,
GRUPPI DI DIALOGO
GRUPPI CREATIVI
Il gruppo, come esperienza protettiva e arricchente entro la quale è possibile sperimentare scambi umani, reciproci, rispettosi della sensibilità personale, mettendo da parte ogni giudizio o etichetta stigmatizzante, risulta particolarmente utile nel favorire un sostegno e una rapida individuazione dell'individuo, attraverso meccanismi di identificazione con l’Altro.
La presenza di un maggior numero di individui, infatti, riduce la percezione di solitudine e impotenza dati dal disagio e genera un’alleanza e un sostegno che risultano fortemente propulsivi nell’affrontare ciò che altrimenti verrebbe percepito come insuperabile.
In molte occasioni, infatti, il gruppo si pone infatti come "terzo elemento" della relazione terapeutica, permettendo ai pazienti di osservare e comprendere meglio i propri pattern relazionali in un contesto più naturale e complesso rispetto alla semplice interazione paziente-terapeuta.
Gli interventi possono essere di tipo :
-supportivo
(informativo-educativo, di sostegno, di problem-solving, di condivisione tra pari, di riavvio all'autonomia
etc..)
-espressivo elaborativo
(forme artistiche e musicali, dialogo etc..)
I gruppi sono previsti sia nella forma di aiuto, che nella forma di condivisione ludico-espressiva volta ad aumentare l'armonia e il benessere della persona e possono essere rivolti a bambini, adolescenti e adulti, sia in gruppo misto che omogeneo.
Si accede al gruppo di
base dopo uno o più incontri preliminari in cui il/i terapeuti valutano la possibilità e l'adeguatezza di introdurre la persona nel gruppo.
Può essere prevista la collaborazione con altre figure sanitarie.
TRAUMA E
LUTTO
TRAUMA E
LUTTO
-I l trauma è il risultato mentale di uno o più eventi improvvisi ed esterni, in grado di disgregare le strategie di difesa e di adattamento della persona e di soverchiarne le risorse.
-Il lutto è un sentimento di profondo dolore che l'individuo prova nel perdere qualcuno o qualcosa di "sicuro, familiare" e molto significativo nella propria esistenza.
Esso, pertanto, è la risposta fisiologica che utilizza il nostro organismo per prepararci alla separazione, con i relativi costi emotivi necessari per riorganizzare il nostro campo vitale.
Trauma e Lutto, però, non vengono vissuti da tutti i soggetti al medesimo modo, poichè sono proprio le risorse interne ed esterne alla persona a fare le differenza sulle capacità di fronteggiamento, nonchè la rete di sostegno disponibile.
Una stessa violenza subìta, dunque, non sortirà per forza gli stessi esiti in persone e contesti differenti :
per qualcuno diverrà trauma, ovvero evento che si ripete ossessivamente all'infinito nel tempo presente, senza che il cervello riesca ad archiviarlo nella memoria a lungo termine e che la persona possa "metterlo via" e andare avanti, mentre per qualcun altro costituirà un evento di passaggio superabile.
Vi sono casi, poi, in cui lutto e trauma si incrociano e convivono.
Una delle tecniche di fronteggiamento possibili, concomitanti la psicoterapia, è l'EMDR. Quest'ultima è una pratica che consiste nell' evocazione del ricordo traumatico in tutte le sue componenti (emotiva, cognitiva, visiva e fisica) e in una stimolazione oculare bilaterale, i cui movimenti, paragonabili a quelli che si verificano spontaneamente durante il sonno REM (sonno profondo), sono in grado di attivare il sistema innato d'elaborazione dell'informazione temporaneamente incapace di digerire e integrare l'impatto
traumatico, permetten do, così, al cervello di completare quello che non era riuscito a fare da sè, dopo il trauma.
Gli esperimenti di neuroimaging dimostrano che, in conseguenza a tale stimolazione si verifica un aumento dell'attiva
zione della corteccia prefrontale, deputata a integrare i pezzi delle informazioni registrate in entrata dal cervello, in un ricordo compatto e archiviabile nella memoria a lungo termine (passato).
La tecnica non è adatta a tutti e va valutata bene nella somministrazione e, comunque, effettuata solo dopo un percorso minimo di conoscenza e di alleanza terapeutica.