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scegliere di affrontare gli ostacoli e i problemi significa mettersi in gioco in una ristrutturazione del sè

Saper riconoscere i propri bisogni nelle diverse fasi del ciclo di vita e nei diversi contesti ambientali è salute mentale 

SAPER CHIEDERE E ACCETTARE AIUTO DI FRONTE ALLE DIFFICOLTA' E' UN DIRITTO E UN DOVERE VERSO SE STESSI

compiti e tappe evolutive della persona: le difficoltà di diventare grandi per il bambino/adolescente, scuola,adhd,  psicosi

TERAPIA INDIVIDUALE

BAMBINO ADOLESCENTE

ADULTO  




Spesso i pazienti mostrano una sorta di riserbo nell'esprimere aspetti dolorosi e, quando si decidono a farlo, spesso si scontrano con l'atteggiamento difensivo o impotente di chi gli sta intorno, poiché condividere la sofferenza è un’attitudine faticosa da cui si è spinti a prendere le distanze e/o perchè spesso non si sa come aiutare.

Esattamente come si fa per le malattie fisiche per cui ci rivolge al medico di base, dunque, appoggiarsi a uno psicologo è fondamentale

per dare parola al dolore, per poterlo narrarare e per superare i vissuti di impotenza, frustrazione, tristezza e solitudine che ne conseguono.

E' così che si può sfuggire

da polarizzazioni estreme e invalidanti, quali l'eccessiva

drammatizzazione/

esagerazione ansiogena o, al contrario, l'incurante banalizzazione del problema e/o autocolpevolizzazione dell'individuo. Lo psicologo sistemico-relazionale aiuta a trovare un equilibrio e a misurarsi con la realtà, senza ignorare le proprie responsabilità e le proprie risorse per individuare alternative, prospettive e strategie di fronteggiamento nuove e, per questo, considera anche i familiari e coloro che sono significativi nella vita della persona (partners, amici, genitori, fratelli etc..) come un valido aiuto per trasformare d'orizzonte del paziente e di chi gli sta intorno.

Può essere prevista la collaborazione con altri colleghi psicologi. 

coppia:  anzianità, crisi, sessualità, preoccupazioni, economia, tradimento, conflitto, figli, generazione, dolore

TERAPIA 

DELLA 

COPPIA




La "coppia", in generale, si prefigura come la congiunzione di due soggetti che per loro libera scelta hanno deciso di formare una unità, regolata da precise condizioni dette e sotto-intese.

Ogni coppia, che porta con sé un ideale di amore differente, così come i modi di viverlo e manifestarlo e inevitabili quote di nebulosità e di conflitto, nel tempo, va incontro a cambiamenti, talvolta di natura prevedibile e talvolta, invece, di natura improvvisa e incalcolabile

Ciò, necessita che, con il mutare delle esigenze e dei bisogni reciproci, vi sia una sufficiente flessibilità e capacità di attuare una ristrutturazione del sistema coppia, cosa che a volte risulta difficile. Se i conflitti e i cambiamenti, dunque, non gestiti correttamente, si possono verificare situazioni di incomunicabilità, di competizione, di "guerra fredda o incandescente"

nella coppia, sino al profilarsi di vere e proprie crepe e rotture del legame.

La terapia di coppia, tramite un intervento personalizzato ad hoc fatto di evoluzioni e stabilizzazioni adattive, si pone, attraverso un flusso di dialogo e di confronto

continui, il fine di accompagnare i due partners in un percorso di competenza emozionale, per ritrovare dentro se stessi le strategie più idonee e il giusto equilibrio tra fusione e differenziazione, Questo consente di arginare sentimenti spiacevoli di annullamento piuttosto che di eccessiva distanza, talvolta connessi a traumi inconsci rimasti inespressi e irrisolti e di comprendere, gestire e contenere meglio, i conflitti presenti e futuri.

Può essere prevista la collaborazione con altri colleghi psicologi.

terapia della famiglia: problemi coniugali, educazione,figli, crisi, divorzio, separazione, nascita, adolescenza, infanzia,

TERAPIA

DELLA FAMIGLIA 



La famiglia è «un gruppo sociale di persone interagenti,

caratterizzato da un ciclo di vita suddiviso in tappe, dalla residenza comune, dalla cooperazione economica e dalla riproduzione".

Di qualunque tipo sia, la famiglia in cui si nasce è l'istituzione

primaria di riferimento, deputata alla formazione di base e all'inquadramento socio-culturale di ogni individuo.

Ogni sua tappa familiare e individuale, inoltre, determina dei cambiamenti relazionali e strutturali sia nei singoli membri che nel sistema famiglia in toto.

Essa ha, dunque, un ruolo principale nell’esperienza emotiva dell'individuo ed è il contesto esperienziale all’interno del quale i sintomi, le malattie e i problemi assumono una funzione precisa nel regolare il

funzionamento relazionale dei membri che ne fanno parte. Il sintomo o il malessere della persona, pertanto, è da analizzare all'interno delle dinamiche relazionali del sistema in cui è inserito il paziente e gli interventi terapeutici mirano a potenziare le risorse della famiglia, affinché questa sia in grado di gestire in modo efficace le situazioni stressanti e uscire rafforzata dalla crisi. 

il gruppo terapeutico: un'esperienza di aiuto preziosa, di confronto, di solidarietà, d'appoggio, d'ascolto , d'integrazione

 GRUPPI

DI SOSTEGNO,

GRUPPI DI DIALOGO

GRUPPI CREATIVI



Il gruppo, come esperienza protettiva e arricchente entro la quale è possibile sperimentare scambi umani, reciproci, rispettosi della sensibilità personale, mettendo da parte ogni giudizio o etichetta stigmatizzante, risulta particolarmente utile nel favorire un sostegno e una rapida individuazione dell'individuo, attraverso meccanismi di identificazione con l’Altro.

La presenza di un maggior numero di individui, infatti, riduce la percezione di solitudine e impotenza dati dal disagio e genera un’alleanza e un sostegno che risultano fortemente propulsivi nell’affrontare ciò che altrimenti verrebbe percepito come insuperabile.

In molte occasioni, infatti, il gruppo si pone infatti come "terzo elemento" della relazione terapeutica, permettendo ai pazienti di osservare e comprendere meglio i propri pattern relazionali in un contesto più naturale e complesso rispetto alla semplice interazione paziente-terapeuta.

Gli interventi possono essere di tipo :

-supportivo

(informativo-educativo, di sostegno, di problem-solving, di condivisione tra pari, di riavvio all'autonomia

etc..)

-espressivo elaborativo

(forme artistiche e musicali, dialogo etc..)

I gruppi sono previsti sia nella forma di aiuto, che nella forma di condivisione ludico-espressiva volta ad aumentare l'armonia e il benessere della persona e possono essere rivolti a bambini, adolescenti e adulti, sia in gruppo misto che omogeneo.

Si accede al gruppo di

base dopo uno o più incontri preliminari in cui il/i terapeuti valutano la possibilità e l'adeguatezza di introdurre la persona nel gruppo.

Può essere prevista la collaborazione con altre figure sanitarie.

lutto,perdita,depressione, malinconia, panico,solitudine, tossicomania, fobie, problemi alimentari, disadattamento, trauma

TRAUMA  E

LUTTO


-I l trauma è il risultato mentale di uno o più eventi improvvisi ed esterni,  in grado di disgregare le strategie di difesa e di adattamento della persona e di soverchiarne le risorse.

 

-Il lutto è un sentimento di profondo dolore che l'individuo prova nel perdere qualcuno o qualcosa di "sicuro, familiare" e molto  significativo nella propria esistenza.

Esso, pertanto, è la risposta fisiologica che utilizza il nostro organismo per  prepararci alla separazione, con i relativi costi emotivi necessari per  riorganizzare il nostro campo vitale.

  

Trauma e Lutto, però, non vengono vissuti da tutti i soggetti al medesimo modo, poichè sono proprio  le risorse interne ed esterne alla persona a fare le differenza sulle capacità di fronteggiamento, nonchè la rete di sostegno disponibile.  

Una stessa violenza subìta, dunque, non sortirà per forza gli stessi esiti in persone e contesti differenti

per qualcuno diverrà  trauma, ovvero evento che si ripete ossessivamente all'infinito nel tempo presente, senza che il cervello riesca ad archiviarlo nella memoria a lungo termine e che la persona possa "metterlo via" e andare avanti,  mentre per qualcun altro costituirà un evento di passaggio superabile.  

Vi sono casi, poi, in cui lutto e trauma si incrociano e convivono. 

Una delle tecniche di fronteggiamento possibili, concomitanti la psicoterapia, è l'EMDR. Quest'ultima è una   pratica  che consiste  nell' evocazione del ricordo traumatico in tutte le sue componenti (emotiva, cognitiva, visiva e fisica) e in una stimolazione oculare bilaterale, i cui movimenti, paragonabili a quelli che si verificano spontaneamente durante il sonno REM (sonno profondo), sono in grado di attivare il sistema innato d'elaborazione dell'informazione temporaneamente incapace di digerire e integrare l'impatto

traumatico,  permetten do, così, al cervello di completare quello che non era riuscito a fare da sè, dopo il trauma. 

Gli esperimenti di neuroimaging dimostrano che, in conseguenza a tale stimolazione si verifica un aumento dell'attiva

zione della corteccia prefrontale, deputata a integrare i pezzi delle informazioni registrate in entrata dal cervello, in un ricordo compatto e archiviabile nella memoria a lungo termine (passato).

La tecnica non è adatta a tutti e va valutata bene nella somministrazione e, comunque, effettuata solo  dopo un percorso minimo di conoscenza e di alleanza terapeutica. 

Dott.ssa Allegro CLaudia, Psicologo Psicoterapeuta sistemico relazionale , il mio sito
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